7 idee per le tue didascalie Instagram

In più di un’occasione ho ricordato che Instagram è cambiato nel corso degli anni, sia nel modo in cui funziona il suo algoritmo, che nell’uso che se ne fa. Perciò, se prima bastava postare una bella foto, per mantenere alta l’attenzione dell’utente, oggi è necessario curare in modo particolare le didascalie sotto le tue immagini.

Le caption, se ben scritte, ti portano a superare il veloce like e, in generale, a far ottenere maggiore visibilità al tuo post. Ma non finisce qui, perché i suoi vantaggi si espandono fino a rafforzare sia ciò che vuole comunicare la foto che, come vedremo in seguito, il brand stesso.

Vediamo allora come scrivere delle didascalie Instagram belle ed efficaci e come possono aiutare a far crescere la nostra pagina.

Cosa sono le caption di Instagram e perchè scriverle

Le didascalie di Instagram offrono una descrizione o una spiegazione scritta ad una foto che posti su Instagram e hanno l’obiettivo di fornire più informazioni e contesto alla stessa. Le caption di Instagram possono essere abbellite ed arricchite includendo emoji, hashtag e tag a luoghi o persone.

Tra le varie cose, le didascalie IG permettono ai tuoi utenti di restare più tempo sul tuo post, facendo quindi crescere la retention rate, tanto amata dall’algoritmo, e potente a tal punto da darti maggiore visibilità.

Approfondendo di più, le caption hanno lo scopo di:

  •         aumentare il numero di follower
  •         migliorare l’engagement della pagina grazie alle maggiori interazioni
  •         rinforzare il tuo legame con la community
  •         ottenere collaborazioni con brand
  •         raggiungere un maggior numero di clienti
  •         vendere di più

 Come non annoiare i follower con le tue didascalie

Per non rischiare di regalare il nostro traffico alla concorrenza, è fondamentale ottimizzare al massimo le didascalie dei post. Scopriamo cosa potrebbe succedere se non riserviamo la giusta cura alle nostre caption.

A volte potresti arrivare a chiederti, non ricevendo molte interazioni, se i tuoi follower leggano le tue caption. Se ciò accade, molto probabilmente, è perché va cambiato qualcosa in ciò che scrivi.

Potrebbe essere troppo lungo? Una regola da tenere sempre presente nella scrittura delle didascalie insiste sulla necessità di condensare i concetti in poco spazio, in due o massimo tre righe. Leggere un blocco unico di testo può risultare troppo impegnativo per chiunque.

Se pensi che i tuoi contenuti siano abbastanza brevi, allora evita di scrivere degli incipit noiosi o delle didascalie che non lasciano spazio al dialogo poiché non porteranno né ad essere lette per intero, né, soprattutto a tradursi nelle interazioni che ci mancano.

Al contrario, scrivi dei post che emozionino in qualche modo il tuo pubblico, non siano univocamente incentrati su di te e contengano un chiaro richiamo all’azione, e non un vago e banale “e voi?”, come spiego qui.

Come scrivere caption efficaci su Instagram

La prima domanda che potresti porti sul tipo di contenuto delle didascalie riguarda se troveresti interessante quello che scrivi se fossi un follower della tua pagina.

 Perciò, dal momento che chi ti legge vuole saperne più su di te e su quello che offri, un primo consiglio per non sbagliare consiste nel non utilizzare citazioni o frasi buttate a caso poiché l’utente vorrebbe scoprire come la pensi tu e avvicinarsi, quindi, a ciò che rappresenta il tuo Personal Brand.

Per quanto riguarda la forma, ecco alcuni piccoli accorgimenti che puoi adottare:

  • Utilizzare emoji se il tone of voice della caption lo consente o per diminuire un po’ il livello di formalità di un post. Se usate senza esagerare, le emoji riescono, grazie ai loro colori, a far risaltare il testo, dandogli il giusto rilievo, ad orientare la lettura, servendo anche come elementi di divisione del testo (vedi, ad esempio, l’uso delle frecce), e a rafforzare il significato del messaggio. In questo modo eviterai anche ogni possibile misunderstanding sul messaggio da far arrivare, come avverrebbe con una reale espressione facciale.
  • Utilizzare un titolo all’inizio della caption. Come per qualsiasi tipo di testo, il titolo offre sia un richiamo visivo forte che un accenno all’argomento di cui si parla. Perciò, come avviene per le emoji, anche con un titolo possiamo catturare l’attenzione (uno dei principali elementi che portano a leggere una caption secondo un mio sondaggio), ma anche fare in modo che l’utente non si affatichi a leggere a vuoto una o più righe prima di capire cosa gli vuoi comunicare. In questo modo potrà comunque decidere che non gli interessa il tema, ma avrai sicuramente più chances di riuscire a fargli leggere tutto (non dimenticare la sopraccitata regola della lunghezza!).    
  • Utilizzare bene gli spazi. Come anticipato in precedenza, è importante mantenere brevi le frasi, ma anche curare la divisione del testo in modo da non renderlo troppo faticoso da leggere. Una lettura scorrevole permetterà senz’altro di far arrivare al punto focale della didascalia, la Call to Action. Tornerò tra poco a parlare di come inserire gli spazi vuoti e andare a capo.  

Il testo dovrà poi seguire al massimo una struttura a funnel che rimanda al classico modello AIDA (Awareness, Interest, Desire, Action) del marketing, in questo modo:

  1.     attirando l’attenzione con il titolo;
  2.     facendo nascere la curiosità e l’interesse;
  3.     soffermandoti sul valore del concetto che vuoi esprimere nella didascalia;
  4.     concludendo con una CTA in cui chiedi ai tuoi utenti di compiere un’azione (condividere,   visitare il sito o altro).

Andare a capo su Instagram

Anche la migliore didascalia può essere mal letta o, peggio, ignorata se non è ben formattata, perciò è importante fare caso a come sono distribuiti gli spazi bianchi nel testo. L’attenzione alla forma della caption, come anche nei casi precedenti, punta verso il raggiungimento dell’interazione.

Per aggiungere le interruzioni di linea bisogna inserire il carattere speciale, invisibile per noi ma non per Instagram, tra due periodi, copiandolo tra le virgolette “⠀” e incollandolo a capo di ogni paragrafo.

In alternativa, puoi scrivere la didascalia divisa in sezioni sulla tua app di Note e ricopiarla su Instagram, ma potrebbe non essere visualizzata nel post esattamente com’era stata formulata, oppure, per essere completamente sicuri, affidarti all’App Instaspacer, dove potremo inserirla nello spazio apposito ed ottenerne la nostra versione definitiva, pronta per essere pubblicata. 

7 idee per le tue didascalie Instagram

Esistono vari modi di costruire una caption che catturi davvero l’interesse dell’audience, ed ognuno di questi dipende dall’obiettivo che vogliamo  raggiungere. Ecco allora un’idea (o più) per ogni tipo di scopo a cui è destinata la nostra didascalia.

1) Se ricevi poche interazioni, per risvegliare i follower pigri dovrai rendere le caption più coinvolgenti. Potresti allora proporre ogni tanto un post leggero chiedendo loro di scegliere la migliore tra varie foto incluse in un carosello o giocare a “Indovina chi?” fornendo una descrizione nel testo per far azzeccare il personaggio misterioso.

2) Se ti sembra che i tuoi follower siano passivi, puoi provare a farli legare con la community facendoli partecipare quanto più possibile alle sue attività con i loro contributi, magari giocando su informazioni casuali che riguardano la sfera personale e che ti aprono quindi ad instaurare quasi un rapporto di amicizia coi tuoi seguaci, con domande che riguardano i loro ricordi d’infanzia o cosa li rende felici.

Lo scopo è quello di farli interagire non soltanto con la pagina, ma anche tra di loro.

3) Qualsiasi sia l’obiettivo della tua pagina, è sempre fondamentale rafforzare il tuo Personal Brand. Per farlo, puoi puntare sulla curiosità del far indovinare su 10 informazioni che dai di te, quali siano quelle errate oppure sui pro e i contro del tuo mestiere.

4) Non dimenticare che l’algoritmo di Instagram premia le tante interazioni con una maggiore copertura. Per ottenere più commenti, invece di concludere il post con una domanda, puoi utilizzare un piccolo, ma valido, accorgimento: introduci una frase nella didascalia che riporti ad una situazione immaginaria, e falla completare da ogni utente a modo suo nei commenti.

5) Ottenere più salvataggi porta, da un lato al riconoscimento di IG del valore del tuo post e, dall’altro, ad un plausibile ritorno nel futuro ad esso da parte di chi l’ha salvato. Non male vero? Le cose che tipicamente sono salvate di più possono essere i post che contengono brevi guide suddivise per punti per fare qualcosa (esempio: “3 regole per fare correttamente una plank”), oppure post relativi ad idee regalo per particolari occasioni, che potrebbero sempre tornare utili.  

6) Per crescere su Instagram vanno considerati vari fattori, ma se in particolare vuoi ricevere nuovi follower, puoi introdurre nei tuoi post una rubrica settimanale in cui chiedi loro di taggare i loro profili IG preferiti o di chiederti suggerimenti su un libro da leggere ai quali risponderai in DM.

7) Infine, se devi vendere su Instagram devi sempre tener presente che si tratta di un social su cui ci si vuole rilassare, il che, come abbiamo visto, non significa che bisogna sottovalutare la parte testuale del post. Per raggiungere questo obiettivo puoi mostrare il prima e il dopo risultante dall’uso del tuo prodotto su di te o su un cliente, oppure creare un tutorial in cui sveli tutte le caratteristiche e le funzionalità di ciò che vendi. Ricordati comunque di non esagerare con questo tipo di post perché sono i più rischiosi, in quanto portano di frequente a far abbandonare a pagina.

Come hai potuto notare, il mondo delle caption IG è vasto ed è importante restare sempre aggiornati per non perdere occasione di far crescere la tua pagina per averle trascurate. Ti invito allora a partecipare al mio webinar grazie al quale imparerai ad analizzare quali sono i tipi di post che generano più interazioni e a scrivere didascalie efficaci anche senza essere scrittori. 

 

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