Un hashtag è una sorta di “etichetta” che permette di contestualizzare un post su Instagram e aggregare lo stesso ad altri che trattano la stessa tematica.
Nonostante la sua introduzione sia legata a un’altra piattaforma, con i primi utilizzi nel corso del 2007 su Twitter, oggi si tratta di una pratica largamente usata (e abusata) anche su Instagram.
A livello puramente pratico, un hashtag è una parola preceduta dal simbolo cancelletto. Affinché questo sia riconosciuto come tale, la keyword utilizzata deve essere separate dalle altre parole.
Su Instagram sono ormai presenti hashtag di qualunque tipo, buona parte dei quali totalmente inutili. Esistono instagrammer che ne utilizzano anche 25-30 su ogni singolo post, tra l’altro copiandoli direttamente da un post all’altro.
Se è vero che, fino al 2015-2016, usarli in maniera appropriata consentiva di ottenere visibilità in modo relativamente semplice, oggi la situazione è drasticamente cambiata. Attualmente l’inserimento di hashtag viene prevalentemente utilizzato dalla piattaforma per categorizzare il profilo e dunque individuare la nicchia che tratta. Dunque, il loro utilizzo può essere utile, anche se è bene non aspettarsi miracoli.
Per sfruttare a dovere gli hashtag è bene utilizzarne un numero contenuto (esagerare infatti, potrebbe far percepire il post da Instagram come spam).
Utilizzare la lingua del target è chiaramente essenziale, così come potrebbe essere una buona idea, soprattutto per i business locali, utilizzare hashtag con precise connotazioni geografiche.
Un branded hashtag può essere un’ottima soluzione per promuovere l’immagine di un profilo.
Questi possono essere affini al profilo stesso, ma anche a un prodotto legato allo stesso o più semplicemente uno slogan. L’utilizzo di un branded hashtag può anche mettere in risalto particolari collaborazioni con altri Instagrammer.
Anche in questo caso però, l’utilizzo dell’hashtag deve avere una propria logica e non deve semplicemente essere una cieca ricerca di visibilità.
Un utilizzo indiscriminato di hashtag può portare anche a problemi.
Esistono infatti particolari hashtag bannati da Instagram in via temporanea o definitiva. Attualmente, vi sono più di 110.000 hashtag che la piattaforma considera poco graditi e che portano a una limitazione di visibilità quando vengono usati. Si parla, per esempio, di #asiangirl, #date, #lingerie, #milf e tanti altri a tema più o meno esplicito e non.
Lo stesso hashtag, viene accompagnato dalla dicitura “I post recenti con #nomehashtag sono nascosti perché alcuni post potrebbero non rispettare le linee guida della community”.
Instagram interviene bannando gli hashtag in seguito a segnalazioni di massa da parte degli utenti. In alcuni casi però, le citazioni risultano piuttosto incomprensibili, come #beautyblogger. Ovviamente basta poco per evitare questo problema, per esempio, aggiungendo semplicemente una “s” e aggirando il ban.
Prima di utilizzare degli hashtag dunque, potrebbe essere una buona abitudine dare uno sguardo alla lista di quelli che attualmente sono bannati da Instagram.
NOTA BENE: gli hashtag, in alcuni casi, sono bannati solo temporaneamente. La lista dunque va controllata di tanto in tanto per tenere sotto controllo eventuali novità a riguardo.
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