Come funziona l’algoritmo di Instagram nel 2023?

Di recente Adam Mosseri, CEO di Instagram, ha pubblicato un video e un articolo nel quale spiega come funziona l’algoritmo di Instagram nel 2023. Vediamo insieme velocemente cosa possiamo imparare da quello che ci ha condiviso.

Prima di tutto serve sottolineare che non c’è un solo algoritmo di Instagram. Le varie sezioni di Instagram – il feed, le stories, i reel, esplora – vengono utilizzate in maniera differente dagli utenti, proprio per questo avere un unico algoritmo di Instagram ha poco senso. Ogni sezione è governata dal suo, tiene conto di diversi segnali e in base a questi fa delle supposizioni, mostrando all’utente finale un contenuto che potrebbe piacergli.

Ovviamente questo cosa significa? Che più un utente è attivo su Instagram, più gli algoritmi riusciranno ad essere precisi e mostrargli contenuti in linea con ciò che gli interessa.

Quindi, ora vediamo come funzionano i vari algoritmi, di quali segnali tengono conto e come sfruttare queste informazioni a nostro vantaggio.

 

Come funziona l’algoritmo di Instagram del feed nel 2023?

Come abbiamo già detto ogni algoritmo di Instagram si basa su dei segnali che riceve. Quelli più importanti per l’algoritmo del feed sono:

1. Le interazioni con il post, come il like, condivisione, salvataggio e commento.

Nell’articolo originale vengono citati in questo specifico ordine e, secondo me, non è casuale. È l’ordine di priorità che l’algoritmo dà alle interazioni.

Questo potrebbe far sorgere una domanda lecita: ha senso puntare solo sui like e le condivisioni per avere buoni risultati su Instagram? La risposta è assolutamente no!

Intanto è importante ricordarsi che essendoci diversi algoritmi non tutti valutano le interazioni allo stesso modo. Per esempio, per l’algoritmo della sezione esplora il salvataggio ha un peso maggiore, rispetto alla condivisione.

Oltre questo, se il tuo scopo è costruire una community, non puoi prescindere dal puntare sui commenti, sono una parte fondamentale.

⇒ Consiglio! La miglior strategia in questo caso è fare un mix e cercare che tutte le interazioni siano bilanciate e presenti nei nostri contenuti.

Il secondo segnale che l’algoritmo analizza sono:

2. Le informazioni sul post.

L’algoritmo valuta non solo quante persone interagiscono, ma anche la velocità con la quale il post in questione ottiene interazioni. Se appena il post viene pubblicato esso ottiene velocemente tante interazioni per l’algoritmo di Instagram sarà un post popolare e di conseguenza lo spingerà ancora di più, presupponendo che, se è piaciuto a tante persone in poco tempo, piacerà anche a tutti gli altri utenti ai quali lo suggerirà. Attenzione che in questo caso l’algoritmo mette al primo posto i like e al secondo i commenti, solo poi le condivisioni e i salvataggi.

Oltre a tenere conto della popolarità del post, tiene conto anche di quando è stato pubblicato e del luogo, se lo aggiungiamo in fase di pubblicazione.

Questo significa che c’è un orario perfetto nel quale Instagram spingerà di più il nostro contenuto rispetto ad altri? Non credo. Però se uniamo questo segnale al fatto che l’algoritmo tiene conto della popolarità del post, allora diventa chiaro che dobbiamo cercare di pubblicare nell’orario migliore per il nostro target. Qual è questo orario? Lo puoi scoprire solo tu, testando e analizzando la reazione del tuo pubblico. Io, per esempio, dopo anni di lavoro su Instagram mi sono resa conto che pubblicando la sera raggiungo molte meno persone della mia community, rispetto all’orario di pranzo. Per te potrebbe essere l’esatto contrario.

Per quanto riguarda invece il fatto che l’algoritmo tiene conto del luogo che aggiungiamo, per le attività locali è una figata! Questo significa che l’algoritmo tenderà a mostrare il post alle persone che, secondo lui, sono vicine a quel luogo. Proprio per questo per le attività locali aggiungere la location è un must.

⇒ Consiglio! Io sperimenterei, provando a mettere talvolta il luogo preciso e specifico, e talvolta proverei ad allargare mettendo la città nella quale si trova l’attività locale. E poi, ovviamente, trarrei le conclusioni su cosa funziona meglio analizzando i risultati.

Arriviamo dunque al terzo e quarto segnale che analizza l’algoritmo del feed di Instagram:

3. Le informazioni sul creator.

In particolare tiene conto di quante volte le persone hanno interagito con il creator nelle ultime settimane.

4. Lo storico di interazioni con il creator.

Più un utente ha interagito in passato, più è probabile che un nuovo contenuto del creator gli venga mostrato.

E questi due punti non fanno altro che riconfermarci ancora una volta l’importanza della community. Se abbiamo una community affiatata che interagisce con noi e ci segue attentamente, le sue azioni manderanno segnali positivi ad Instagram, spingendolo a promuoverci anche a persone nuove.

Ora possiamo passare al prossimo algoritmo…

Come funziona l’algoritmo di Instagram nelle stories nel 2023?

In questo caso l’algoritmo presta attenzione ai seguenti segnali:

1. Viewing history

Possiamo tradurre questo parametro come storico di visualizzazione.

In pratica l’algoritmo delle stories tiene conto di quanto spesso andiamo a vedere le stories di un determinato account e queste stories verranno messe sempre tra le prime in alto sul nostro profilo.

2. Engagement history

Questo parametro si riferisce allo storico dell’interazione con le stories dell’account.

In particolare tiene conto di quanto spesso si interagisce con le stories dell’account mettendo like o inviando un DM.

3. Closeness

Parametro legato alla vicinanza.

L’algoritmo cerca di capire se siamo amici o parenti del creator e se ci percepisce tali metterà le sue stories tra le prime per noi.

In base a questi segnali l’algoritmo cerca di presupporre con quale probabilità l’utente

  • Farà tap sulla storia (per fermarla e leggerla, ad esempio),
  • Risponderà alla storia con un DM o una reaction,
  • Andrà a vedere la prossima storia dello stesso creator.

Questi segnali ancora una volta ci dimostrano l’importanza dello storytelling nelle stories.

⇒ Consiglio!  Grazie allo storytelling non solo riusciremo ad incuriosire l’utente e portarlo a guardare tutte le nostre stories, ma sarà anche più probabile ottenere interazioni, in particolare DM.

Se lo storytelling nelle stories è il tuo punto debole dai un’occhiata alla mia masterclass.

 

Come funziona l’algoritmo di Instagram in Esplora nel 2023?

Lo scopo di questa sezione di Instagram è di farci scoprire cose nuove, di conseguenza è piena di contenuti di profili che ancora non seguiamo. Per determinare cosa mostrarci, l’algoritmo valuta i post con i quali abbiamo interagito in passato con un like o un salvataggio ed i post che abbiamo condiviso o commentato. Di nuovo, l’ordine, secondo me, non è casuale. L’algoritmo di Esplora di Instagram prima di tutto presta attenzione ai like, poi ai salvataggi e infine alle condivisioni. In questo caso i commenti contano molto meno.

In particolare l’algoritmo di Esplora di Instagram presta attenzione ai seguenti segnali:

1. Informazioni sul post

L’algoritmo valuta in particolare la sua popolarità, ovvero quante interazioni riceve e quanto velocemente le riceve.

Un po’ come per il feed, ma in questo caso queste azioni sono dei segnali più importanti per la sezione Esplora. Questo significa che è più difficile finire in esplora per la popolarità del proprio post, serve davvero ottenere tantissime interazioni in un tempo super breve.

2. L’attività dell’utente nella sezione esplora.

Se l’utente interagisce con una specifica tipologia di contenuti, l’algoritmo ne suggerirà altri che reputa simili.

Di conseguenza, se tendiamo ad interagire di più con post, vedremo più post. Se interagiamo più facilmente invece con caroselli o reel, nella nostra sezione esplora vedremo quelli.

Oltre il format però la sezione esplora tiene conto anche proprio della tematica, per esempio un periodo ero in fissa con le torte bento e nella sezione esplora avevo solo quelle, anche se al massimo ne avevo salvata una o inviata via DM ad un amico.

3. Lo storico di interazioni con l’account che ha pubblicato.

Di solito in Esplora finiscono solo i post di account che non conosciamo, ma se abbiamo già interagito in passato con un post di quell’account, esplora ce lo riproporrà, poiché presuppone che il suo profilo potrebbe effettivamente essere interessante per noi.

Questo per dirti che non ti devi preoccupare se ricevi interazioni da parte di utenti che non ti seguono. Se già hanno interagito con te, Instagram riproporrà il tuo profilo di nuovo (lo stesso vale per i reel tra l’altro!).

4. Informazioni sull’account che ha pubblicato.

L’algoritmo Esplora di Instagram valuta anche quante persone in generale hanno interagito con l’account in questione nelle precedenti settimane.

Insomma, devo ripetere quanto è importante puntare sulla creazione di una forte community o ormai è chiaro?

Come funziona l’algoritmo Instagram dei reel nel 2023?

Anche lo scopo della sezione dei reel, come la sezione esplora, è far scoprire nuovi profili con un focus particolare sull’intrattenimento. La maggior parte dei reel che vediamo infatti sono da profili che non seguiamo.

L’algoritmo dei reel suggerisce i contenuti in base a quanto, secondo lui, sia probabile che l’utente, una volta visto il reel

  • Lo ricondivida
  • Lo guardi fino alla fine
  • Metta il like
  • E attenzione… clicchi sull’audio per andare sulla pagina dell’audio!

Soffermiamoci un attimo su queste informazioni.

Prima di tutto possiamo notare come l’interazione della condivisione sia tra le più importanti. A mio parere, qui però non si intende solo ed esclusivamente le ricondivisioni nelle stories, ma anche quelle in DM. Non so tu, ma io quando guardo i reel, in continuazione li mando via messaggi a dei amici che li potrebbero apprezzare. Ad alcune amiche invio reel divertenti per riderci su insieme, al mio compagno reel di eventi, mostre o posti nel mondo che dobbiamo assolutamente visitare e talvolta mando qualche reel che mi ha fatto particolarmente riflettere a delle persone con le quali ho parlato recentemente del tema in esso trattato.

Tutti questi sono segnali positivi per l’algoritmo Instagram dei Reel, quindi anche se non vedi ricondivisioni nelle stories del tuo reel, non dare per scontato che non sia effettivamente stato ricondiviso. Certo, il reel inviato ad un gruppo di amiche verrà visto solo da 2-3 persone e non da centinaia che potrebbero vederlo nelle stories, ma sono 2-3 persone molto più in target perché quando decidi di inviare un reel ad un tuo amico sai quasi per certo che gli piacerà.

Oltre questo, sappiamo da tempo ormai l’importanza che il reel venga visto fino alla fine e proprio per questo è fondamentale creare una struttura efficace del reel che parta con un forte gancio per incuriosire, continui in modo dinamico, in modo tale da mantenere l’attenzione alta fino alla fine, e si concluda con una CTA che sproni l’utente a fare un’azione.

Ma soprattutto è super interessante l’ultimo punto, ovvero l’importanza che l’algoritmo Instagram dei reel dà al fatto che una persona clicchi sull’audio. Da qui nascono diverse considerazioni:

 

  • I reel che da questo punto di vista funzioneranno meno sono i reel parlati. Se fai uno spiegone nel tuo reel (un esempio può essere questo mio reel), qual è la probabilità che le persone clicchino sull’audio? Quasi nulla (se non per sbaglio!). Questo significa che i reel parlati vanno abbandonati e serve concentrarsi su quelli con musica in trend? Assolutamente no, ma serve essere consapevoli di uno (e sottolineo: UNO) dei segnali dei quali l’algoritmo Instagram dei reel tiene conto.

 

  • I reel che potrebbero funzionare molto bene hanno un audio originale… replicabile! Cosa significa? Che pubblicando un audio realizzato da te che qualcuno della tua community potrebbe riutilizzare, è altamente probabile che quel reel venga spinto, così come è successo con questo mio reel nel quale condividevo una mia citazione.

Oltre questo, l’algoritmo Instagram dei reel presta attenzione a:

1. L’attività dell’utente

L’algoritmo suggerisce reel in base a quelli a cui ha messo mi piace, che ha salvato, ricondiviso o commentato.

2. Lo storico di interazioni con l’account che ha pubblicato il reel.

Esattamente come per la sezione esplora, tendenzialmente nella sezione dei reel vedremo contenuti di account che non seguiamo. Oltre questo però, l’algoritmo Instagram dei reel ci suggerirà anche contenuti di account con i quali abbiamo interagito in passato, ma che non abbiamo iniziato a seguire.

Proprio per questo motivo è importante non fermarsi dopo aver pubblicato una decina di reel, ma perseverare. Man mano che i reel gireranno, acquisiranno interazioni anche da persone che non fanno parte della nostra community. Se non iniziano a seguirci, fa nulla. L’algoritmo arriverà in nostro soccorso e mostrerà di nuovo i nostri contenuti alla persona che ha interagito, aumentando in questo modo la probabilità che la persona in questione inizi effettivamente a seguirci.

3. Le informazioni sul reel.

L’algoritmo Instagram dei reel tiene conto non solo della popolarità del reel e dell’audio che utilizziamo, ma anche proprio della parte visiva.

Come è già stato suggerito in passato più volte da parte di Instagram nelle sue guidelines, sarebbe opportuno caricare video di alta qualità, senza bordi, che non contengano loghi di nessun tipo. Inoltre ottengono meno visibilità i reel che hanno tanto testo, sono senza audio, si focalizzano su questioni politiche oppure che sono già stati pubblicati su Instagram.

4. Le informazioni sull’account che ha pubblicato il reel.

In questo caso vengono considerati dati come il numero di follower o livello di engagement nel profilo.

⇒ Consiglio! Quindi Instagram promuove solo profili che hanno tanti follower? Nope. Quello che dice l’articolo è che presta attenzione al numero di follower, ma che presta attenzione anche al livello di engagement. Di conseguenza, se abbiamo pochi follower, ma un altissimo livello di coinvolgimento, abbiamo ottime probabilità di finire nella sezione dei reel ed essere spinti dall’algoritmo.

Come aumentare la copertura dei post su Instagram?

Alla fine dell’articolo vengono inoltre suggeriti dei modi in cui l’utente può influenzare i contenuti che vede su Instagram. Personalmente vorrei usare le informazioni suggerite da Instagram, ma mettendole in prospettiva interessante per il creator, spiegando come noi possiamo sfruttare a nostro vantaggio questi consigli.

Principalmente ci sono 2 tips utili che possiamo attuare:

  1. Prima di tutto, suggerisci alla tua community di inserirti tra gli account preferiti. Possono farlo dal tuo profilo cliccando su “segui già” e poi selezionando l’opzione “aggiungi ai preferiti”. In questo modo i tuoi post saranno tra i primi in alto nel feed delle persone che ti aggiungeranno.
  2. Per essere tra i primi anche nelle stories, suggerisci alla community di aggiungerti anche tra gli amici stretti. Anche questo si può fare sempre dal profilo del creator cliccando “segui già” e selezionando “aggiungi agli amici stretti”.

 

 

Come uscire dallo shadowban su Instagram nel 2023?

Infine, faccio un accenno allo shadowban. Per quanto sia diffusa l’idea che lo shadowban esista, non ha alcun senso che un business come Instagram limiti la visibilità ad altri business o creator, poiché se così fosse… chi avrebbe voglia di stare su Instagram?!

L’algoritmo di Instagram, o meglio gli algoritmi di Instagram, non fanno altro che cercare di prevedere quale contenuto potrebbe piacere di più e lo suggeriscono ad utenti potenzialmente interessati. Non è un algoritmo perfetto, commette errori a volte. Ma soprattutto dobbiamo ricordarci dell’aumento costante della concorrenza su Instagram, il vero motivo della reach che cala di anno in anno.

Ad ogni modo, la copertura dei tuoi contenuti davvero potrebbe essere limitata, ma solo se i tuoi contenuti violano le linee guida di Instagram.

Per scoprire se le hai violate in qualche modo e se il tuo profilo sta subendo per questo delle penalizzazioni vai nelle impostazioni → assistenza → stato dell’account. Se è tutto in verde, sei a posto, i tuoi contenuti vengono regolarmente mostrati a tutti su Instagram. Se ci sono delle parti in rosso, significa che hai violato le linee guida e i tuoi contenuti e profilo stanno subendo delle limitazioni.

⇒ Consiglio! Per uscirne da questa penalizzazione, personalmente consiglio di cancellare tutti i contenuti segnalati e fare attenzione ai prossimi contenuti che si pubblica perché il rischio che il profilo venga di nuovo segnalato, o peggio ancora, chiuso, è davvero alto.

In conclusione

Spero che questo articolo, nonostante la sua lunghezza, ti sia piaciuto e che le mie riflessioni ti siano state utili. Condividilo su Instagram se ti va di far sapere anche alla tua community come funzionano davvero gli algoritmi di Instagram.

1 Commento

  • Francesco Chiaromonte

    Articolo interessante ed attuale. Sempre utile, grande Grace!

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